Una recente ricerca dell’ISTAT ha svelato un dato sorprendente:
“In Italia, il 15% dei conflitti tra condomini deriva direttamente da lavori di ristrutturazione”
Inizialmente, questo dato potrebbe lasciarci di stucco, ma se ci pensiamo un attimo non è poi così sorprendente.
Lascia che ti spieghi.
Vedi, spesso, in occasione di interventi e lavori di ristrutturazione, possono verificarsi spiacevoli imprevisti, a causa della superficialità dei montatori durante il trasporto e l’installazione dei materiali.
Uno degli aspetti principali che genera conflitti è il rumore.
Infatti, quando si lavora in un condominio o in una zona residenziale, il disturbo sonoro diventa una questione delicata.
I suoni di trapani, martelli e altri strumenti possono rapidamente trasformarsi da semplice fastidio a motivo di contesa tra vicini.
E non stiamo parlando solo del fracasso che emanano tali attrezzi, ma anche del baccano della semplice movimentazione di materiali nella fase di montaggio.
Senza contare che, se l’azienda incaricata dei lavori non è ben organizzata, questi rumori possono protrarsi per ore o addirittura per giorni, oltrepassando spesso gli orari consentiti per lavori di ristrutturazione.
Inoltre, bisogna considerare anche un altro aspetto importante, ossia i danni che si potrebbero creare negli spazi comuni di un edificio.
Non a caso, molte volte, scale, ascensori, gradini e piante vengono rovinati a causa di installatori maldestri e disattenti durante il trasporto dei materiali.
E non è raro che, a fronte di questi disagi, nascano incomprensioni e malumori tra gli inquilini che, se non gestiti tempestivamente, possono degenerare in conflitti più ampi.
D’altro canto, quando ci si ritrova al centro di una disputa condominiale, non sono solo i nervi a saltare.
Tant’è che le implicazioni possono estendersi ben oltre il semplice fastidio del momento, arrivando addirittura in tribunale.
E, iniziare una causa civile in Italia, può significare imbarcarsi in un percorso lungo e tortuoso, che richiede anni e genera costi non indifferenti.
Questo senza considerare lo stress e il disagio che derivano dal vivere in un ambiente teso e ostile.
Tuttavia, alcuni potrebbero pensare che lavori minori, come la sostituzione di un top da cucina, non causino gli stessi problemi di un’intera ristrutturazione.
Eppure, sottovalutare queste operazioni, potrebbe rivelarsi un grave errore, in quanto, anche la sostituzione di un piano da cucina, può generare una serie di problematiche inaspettate se non viene gestita correttamente.
In primo luogo, la rimozione del vecchio top potrebbe richiedere l’uso di utensili rumorosi, come seghe o trapani, che, se utilizzati in orari inopportuni, possono facilmente disturbare il riposo o la quotidianità dei vicini.
Inoltre, l’installazione del nuovo piano potrebbe richiedere l’impiego di attrezzi pesanti e la movimentazione di lastre ingombranti che – come detto prima – se non gestite con cura, potrebbero causare danni alle aree comuni del condominio.
Ma non è finita qui, perché c’è da considerare anche l‘aspetto logistico.
Immagina un furgone parcheggiato che ostacola il passaggio o l’accesso al garage del palazzo.
O pensa all’incessante “via vai” di lavoratori attraverso l’ingresso principale, con le porte che rimangono spalancate per lungo tempo, cambiando la temperatura dei corridoi.
E infine, c’è da tenere in considerazione anche le pause pranzo degli installatori, che potrebbero scegliere di consumare il proprio pasto nelle aree comuni, lasciando rifiuti o causando altri disturbi.
Ecco, tutto ciò, se non gestito correttamente, potrebbe facilmente degenerare in tensioni e litigi con glialtri condomini e, come abbiamo già anticipato poco fa, potrebbe anche sfociare in complicazioni legali.
Proprio per prevenire questi spiacevoli inconvenienti, noi di Misterinnova ci serviamo di un punto specifico del nostro protocollo “MR Cucina” chiamato, appunto, “Condominio Sereno”.
Come funziona? Semplice.
In primis, ci prendiamo il tempo di effettuare un sopralluogo dettagliato dell’intera area condominiale.
Ciò significa che prima di trasportare materiali e attrezzature su e giù per scale, facciamo un giro a piedi tra i piani dello stabile per capire esattamente come muoverci in totale sicurezza, senza causare intralci ed evitando di danneggiare piante, vasi, ecc…
Poi, analizziamo minuziosamente i pianerottoli per verificare come possiamo spostarci al meglio tra una rampa e l’altra, senza far battere il top contro le pareti.
Questo ci permette di proteggere il piano da cucina da possibili urti, evitando di conseguenza che quest’ultimo si rovini.
Ma non solo.
Una volta definito il percorso, informiamo i condomini sui lavori che si stanno per svolgere con gentilezza e cortesia, scusandoci in anticipo per ogni possibile disturbo, rassicurandoli sulla nostra attenzione a minimizzare rumori, polveri e altri inconvenienti.
E, nel caso in cui ci fosse qualche residuo di lavorazione, garantiamo una pulizia accurata e professionale non appena terminati i lavori.
Infine, per farci perdonare del disturbo, lasciamo una lettera a ciascun vicino, con all’interno un regalo prezioso da parte nostra.
Come vedi quindi, grazie a questo punto specifico del nostro protocollo, ci assumiamo la piena responsabilità di tutto, scaricando il cliente da ogni disagio e imbarazzo.