Oggigiorno, il top non è solo un semplice piano di lavoro, ma rappresenta l’anima della nostra casa.

Questo perché è quel “luogo” attorno al quale ci riuniamo con la famiglia, prepariamo la colazione al mattino, facciamo l’aperitivo con gli amici e, a volte, è anche quel posto comodo dove appoggiamo le chiavi al rientro, o leggiamo il giornale e/o la posta.

Proprio per questo, nel momento in cui bisogna sostituire il top, ci si trova davanti a un bivio, in particolare quando occorre scegliere il materiale con cui farlo realizzare. 

Eh sì, perché nonostante potrebbe sembrare una scelta scontata, selezionare il materiale giusto per il proprio top cucina può diventare un’impresa ardua.

Infatti, la varietà di opzioni presenti sul mercato ha raggiunto livelli tali che è comprensibile sentirsi un po’ confusi.

Tuttavia, secondo una recente indagine di mercato, ci sono 3 materiali che la maggior parte delle persone preferisce per il proprio piano di lavoro: il marmo, il gres e il laminato HPL.

Ora, ognuno di questi ha le sue caratteristiche distintive. E mentre alcuni vantano secoli di tradizione alle spalle, altri rappresentano la modernità nella sua essenza.

Ma andiamo a esaminarli uno per uno in modo tale da scoprire quale potrebbe essere quello migliore per te.

Partiamo da…

# 1 Il Marmo

È indiscutibile, il marmo è sinonimo di lusso e raffinatezza.

Tuttavia, come ogni bella cosa, ha le sue particolarità da tenere in considerazione.

La più evidente? La sua porosità.

Non è raro, infatti, sentir parlare di come il marmo possa facilmente assorbire liquidi, in particolare quelli acidi come il succo di limone o il vino rosso.

Questo significa che una semplice serata tra amici con una bottiglia di vino ad accompagnare del buon cibo, potrebbe trasformarsi in un incubo di macchie se si rovescia qualcosa e non si interviene subito.

Devi sapere infatti che, con il passare del tempo, queste “chiazze” possono diventare permanenti.

Di conseguenza, alterano l’estetica del marmo e richiedono trattamenti professionali per essere rimosse.

Ma non è finita qui.

C’è infatti un altro aspetto da considerare relativo al marmo, ossia la sua fragilità.

Vedi, molti potrebbero pensare che, essendo una pietra, il marmo sia quasi indistruttibile.

Ciononostante, la realtà è piuttosto differente.

Infatti, anche un semplice gesto, come appoggiare con più forza una pentola o una bottiglia, potrebbe causare un graffio o una scheggiatura sulla superficie.

E ancora.

Anche utensili da cucina come coltelli o forbici, se non utilizzati con attenzione, possono lasciare segni sul marmo.

Questo perché la struttura molecolare di tale pietra è costituita da cristalli calcariferi e, tale composizione, la rende sensibile agli urti.

Per farti capire meglio, immagina i cristalli come se fossero dei mattoncini LEGO.

Se un mattone viene spinto con forza da un lato, potrebbe staccarsi o deformarsi, creando un danno alla struttura generale.

Ecco, questa è la stessa ragione per cui un impatto – anche se apparentemente banale – può causare una scorticatura o un’abrasione  sulla superficie del marmo.

E, una volta che il danno è fatto, ripararlo può essere complicato e costoso.

Bene, ora invece passiamo al secondo materiale di cui ti parlavo prima, ossia…

# 2 Il Gres (o gres porcellanato)

Negli ultimi anni, il gres è diventato una delle scelte più popolari per i top cucina.

Questo perché il punto di forza di tale materiale è la sua durezza.

Infatti, al contrario del marmo, il gres è molto resistente ai graffi e all’usura, una caratteristica che potrebbe sembrare ottimale in un ambiente come la cucina.

Tuttavia, la sua estrema durezza può rivelarsi un problema.

In che senso?

Lascia che ti spieghi.

Nel caso in cui su un top in gres dovesse cadere accidentalmente un oggetto, come ad esempio un bicchiere o un piatto, la superficie rigida del materiale aumenterebbe la probabilità di rottura dell’oggetto stesso.

Ciò accade perché non c’è “assorbimento” dell’urto, ma piuttosto una resistenza diretta che potenzia l’impatto.

Ma non è finita qui.

Vedi, anche se il gres può replicare fedelmente l’aspetto di altri materiali naturali, manca del calore al tatto tipico del legno o della pietra naturale.

Questo può sembrare un dettaglio banale, ma in una stanza come la cucina, dove si trascorre molto tempo e dove la sensazione tattile può influenzare l’esperienza complessiva, potrebbe fare la differenza.

Inoltre, un altro aspetto da prendere in considerazione è l’installazione di un piano di lavoro in gres.

Già, perché mentre molti materiali possono essere più indulgenti in termini di posa, il gres non perdona.

Difatti, la sua stessa rigidezza, che lo rende così resistente all’usura, lo porta a essere più sensibile a problemi se non viene installato perfettamente.

Non a caso, piccole irregolarità o imperfezioni nel supporto, possono spalancare le porte a crepe o danni nel tempo.

Detto questo, ora passiamo al terzo materiale:

# 3 Il laminato HPL

In passato, il laminato era considerato unicamente come una soluzione economica rispetto agli altri materiali.

Tuttavia, con il passare degli anni e grazie alle innovazioni tecnologiche, la sua percezione è radicalmente cambiata.

Tant’è che oggi è diventata una delle prime scelte delle famiglie italiane per quanto concerne il piano top.

Il motivo?

In realtà ce ne sono diversi.

Innanzitutto, una delle più grandi forze del laminato è la sua capacità di imitare quasi ogni tipo di materiale, dal legno al marmo, alla pietra, e persino materiali industriali.

Questa versatilità estetica è resa possibile dalle moderne tecnologie di stampa che permettono di replicare con fedeltà texture e colori.

Pertanto, si ha la possibilità di avere un look di lusso a un prezzo accessibile per tutte le tasche.

Inoltre, un altro aspetto che rende il laminato uno dei materiali più richiesti, è la sua resistenza e durabilità nel tempo.

Infatti, gli studi mostrano che i moderni laminati sono altamente resistenti alle macchie, ai graffi e all’usura.

Per esempio, secondo la Laminating Materials Association, il laminato di oggi è progettato per resistere a decenni di uso intenso, mantenendo il suo aspetto originale.

Questo lo rende ideale per famiglie, soprattutto se in casa ci sono bambini o animali domestici.

E, a differenza di materiali porosi come il marmo, il laminato non assorbe liquidi.

Ciò significa che la pulizia è più semplice e immediata.

Difatti, basta un panno umido e un detergente delicato per rimuovere tracce di cibo o liquidi.

Questa praticità riduce notevolmente il tempo dedicato alla manutenzione e alla pulizia.

Ma non solo.

Un altro grande punto di forza di questo materiale è la sua stabilità alla luce.

In pratica, essendo resistente ai raggi UV, si mantiene inalterato nel tempo.

Ciò significa che non è soggetto a scolorimento, bensì conserva il suo colore naturale con il passare degli anni.

Come vedi quindi, si tratta di un prodotto che unisce il design alla praticità, offrendo una sfilza enorme di vantaggi in cucina.

Ecco perché, noi di Misterinnova abbiamo scelto di realizzare piani top cucina in laminato HPL per i nostri clienti.

Inoltre, a differenza di altre aziende, attraverso il nostro protocollo “MR Cucina”, riusciamo a occuparci in ogni dettaglio del nuovo piano di lavoro, dalla selezione del materiale alla sua trasformazione, passando per il rilievo misure, il montaggio e l’assistenza post-vendita.

In questo modo, i nostri clienti avranno massima chiarezza e trasparenza sia per quanto riguarda il prodotto che il costo finale.

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